Roche ha annunciato l’acquisizione della biotech statunitense 89bio, quotata al Nasdaq, specializzata nello sviluppo di terapie innovative per le malattie epatiche e cardiometaboliche. L’operazione, dal valore complessivo di 3,5 miliardi di dollari, rafforza l’impegno del gruppo svizzero nelle terapie per le patologie cardiovascolari, renali e metaboliche (CVRM), con particolare attenzione ai pazienti con sovrappeso, obesità e MASH.
Il candidato più avanzato di 89bio è pegozafermina, un analogo dell’FGF21 destinato alla terapia della steatoepatite associata a disfunzione metabolica.
“Questa acquisizione rafforza ulteriormente il nostro portafoglio di farmaci per le malattie cardiovascolari, renali e metaboliche e offre l’opportunità di esplorare combinazioni con i programmi esistenti nella nostra pipeline”, afferma Thomas Schinecker, CEO di Roche, “Siamo molto incoraggiati dal potenziale di pegozafermina di diventare un’opzione terapeutica rivoluzionaria per la MASH, una delle comorbidità più diffuse dell’obesità”.
A seguito dell’accordo, Roche lancerà un’offerta pubblica di acquisto per tutte le azioni in circolazione di 89bio al prezzo di 14,50 dollari per azione in contanti, più un CVR (Contingent Value Right) fino a 6 dollari per azione, legato al raggiungimento di specifici traguardi.
L’operazione ha ricevuto l’approvazione unanime dei consigli di amministrazione di entrambe le società.